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Confessioni 2: una sega marziale

Confessioni 2: una sega marziale

Io sono della generazione che ha fatto il servizio militare. Mensa, bubo, marce, stivaloni ecc...
Una delle mansioni da fare (anche se io, che lo dico a fare.... ero un perfetto imbos**to) di tanto in tanto era montare la guardia di notte. No, capisco il sito in cui ci troviamo ma... non facciamo battute.

Mi svegliarono di notte e mi portarono al centro dello spiazzale. Cominciai ad andare noiosamente avanti e indietro e a fatica mantenevo gli occhi aperti.
Popolai allora i miei pensieri di immagini, ricordi. Proprio quel pomeriggio, durante la libera uscita, avevamo incontrato con altri amici soldati due fighe, non bellissime, ma tanto porche. Ci sedemmo gli uni di fronte agli altri. Il più grosso della comitiva aperse le sue cosce in modo spudorato mostrando alle due troiette, che gradivano visivamente, il pacco. Ci scherzarono su.... poi, con una scusa, una delle due si piegò all'indietro e ricambiò la cortesia mostrando le mutandine bianche e, così giurò quello vicino a me, una massa di peli neri come solo in quegli anni si potevano vedere.

Era chiaro. Queste volevano fottere... ma eravamo in troppi (all'epoca si era molto più ingenui di oggi... l'idea di una bella Gang (orgia per il periodo) era fin troppo bella anche solo per prenderla in considerazione. Io rientrai, ma gli altri... alla fine neanche fecero nulla.

Quella sera questi pensieri mi intostarono il cazzo nella divisa militare e, pur sapendo delle telecamere di sorveglianza, mi fidai che titillarmi un poco l'uccello sarebbe passato abbastanza inosservato.

Tenevo poco più di 18 anni. A quell'età il cazzo ti tira nelle mutande. Diventa fastidioso.
Decisi di chiudere nella garritta dietro di me e nascosto alla vista delle telecamere mi sarei sparato una pippa esaggerata su quelle due puttanone fiorentine. Avrei tenuto solo un braccio e la punta del fucile sopra la finestrella... giusto per far vedere che ero li.

Il mio braccio si è fortificato a causa delle innumerevoli seghe che mi sono fatto... arrivavo ed arrivo (oggi con più fatica, certamente) a farmene anche 7 o otto al giorno.
Avevo proprio davanti alla mente le cosce di quella zoccoletta che ci mostrava quanto era troia... e le tettone dell'amica che si vedevano nella camicetta abilmente aperta. E come ridevano tutte e ddue e come godevo io, lentamente.... come buona sega comanda.

Si insinuò poi il ricordo delle cosce calde e bagnate della mia fidanzata e il profumo delle sue zizzone morbide, della sua bocca che prendeva tutto il mio pesce quasi fino ad affogarsi e quel culo... inviolato allora come oggi.

La mia fidanzata, che allora aveva un fisico identico ad Edwige Fenech (la mia attrice preferita) mi fece sborrare subito.... imbrattando le pareti di ferro e lo scanno di quella garritta. Chissà domani chi si siederà li?!

Feci appena in tempo perchè sentii i passi del capo del corpo di guardia che si avvicinava insieme ad altri due soldati, forse insospettiti dalla mia assenza...
Intimai loro il dovuto "Alto là, chi va la... fermo o sparo" e puntai il fucile dritto in faccia al sergente il quale, assicuratosi che non mi fossi addormentato mi fece addirittura i complimenti per la giusta procedura.

Mi disse soltanto "la prossima volta stia più tempo fuori che dentro"
Published by ILPORCOPARDO
4 years ago
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