Nel Parco...

Le gambe tremanti entrai in quel giardino
cercando quell'uomo, per fargli un pompino...
ed ecco lo vedo seppur di lontano
di lui ho paura, ho un brivido all'ano...
la faccia maligna, ammiccante, da porco
e' alto, pesante, a me sembra un'orco...
un cenno e lo seguo in quel parco all'interno
di umide fratte, e' un pomeriggio d'inverno...
e' giunto il momento il suo intento e' palese
si apre la patta, caccia fuori l'arnese...
io cado in ginocchio il viso tutto rosso
non immaginavo un cazzo cosi' grosso!...
socchiudo le labbra, che sforzo mi tocca
quel palo di carne prender tutto in bocca...
il bruto mi prende per i capelli
m'insulta mi chiama "ciucciapiselli"...
io succhio impaurito con grande passione
e lui ogni tanto mi molla un ceffone...
ma questo momento da tempo sognavo
un duro Padrone ed io, il suo schiavo...
fino in gola lo sento quel membro taurino
con le lacrime agli occhi continuo il pompino...
io son giovane, gentile, carino
le mie labbra adatte a fare un bocchino...
il maschio imperioso si fa fare il servizio
per me gia' lo so diventera' un vizio...
in ginocchio davanti ad un cazzo sguainato
forse e' per questo che sono nato...
e mentre i suoi schizzi mi esplodono in gola
penso eccitato ad una cosa sola...
ingoiando la sborra con sentimento
"Sono un frocetto e ne sono contento!"
Per ora spompino ma giorno verra'
che un maschio a pecora mi mettera'...
e di fronte al buchetto lui non aspetta
lo rompe, lo apre mi s'inchiappetta...
io piango, io prego, con voce effemminata
ma continua con forza la feroce inculata...
ormai mi rassegno, il culo mi duole
e il maschio di me fa quello che vuole...
ma si oramai tutti verranno a sapere
che ad un altro frocetto hanno rotto il sedere!!...
Ora a forza di cazzi cammino ancheggiando
era questo il destino che stava aleggiando
quel giorno nel parco mentre facevo il pompino?
Ma no...il mio culo era troppo carino...
e in quel giorno d'inverno alla fine ho capito
il mio didietro a che sarebbe servito!...