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C'è chi adora essere umiliato. Io NO!

C'è chi adora essere umiliato. Io NO!

Questo non è un racconto erotico, ne un racconto di una fantasia. È uno sfogo.
Un anno fà. o vissuto questa terribile esperienza all'ospedale mentre aspettavo di essere operato al cuore.
Il giorno prima dell'operazione mi chiama una ragazza del reparto perche, dato il tipo di operazione, sarei dovuto essere completamente depilato. A depilarmi sarebbe stata lei.
Io mi spoglio, con il massimo della serietà e rispetto per l'infermiera (siamo porci solo qui su xhamster) e mi sdraio sul lettino. Lei fa finta di niente ma, effettivamente, non è che sono proprio quello spettacolo che a tutti può piacere. Grossa panza, pube che seppellisce il pisello e, quest'ultimo ridotto ad un pezzo di carne molliccio che appena si vede coperto dal grasso.
Lei parla del più e del meno, mi depila con la lametta il torace e poi con due dita prende il pisello, lo scosta e lo maneggia per agire meglio con la lametta. Poi mi dice di aspettare il suo ritorno e va via.
Ero con la testa opposta alla porta, pochi minuti dopo la porta si apre entra un altra infermiera che chiede della precedente e mi dice di ricordarle che la sala sarebbe servita pure a lei. Io, però ho l'impressione che sulla porta c'erano due donne e che fossero state chiamate dalla prima per vedere il mio pisello rattrappito.
Voglio chiarire che in erezione il mio pesciolino raggiunge i 13 centimetri di lunghezza ed ha la stessa circonferenza di Rocco Siffredi (meno 5 mm) ma da moscio è un cosino di due centimetri, tutto pelle cadente, con una leggera Peironne che llo fa ritrarre ancora di più e del grasso sovrapubico che lo fa sparire. Speravo in un erezione spontanea e salvifica ma, avendo problemi vascolari seri non avevo erezioni da parecchio tempo.
Insomma la cosa mi dava fastidio macercavo di consolarmi pensando"non sanno queste porche, se sopravvivo all'operazione, quante seghe mi farò so di loro"
Rientra la prima infermiera e mi cosparge completamente di disinfettate e mi accompagna a fare la doccia. Mi pulisce, mi strofina, mi palpa il cazzo e me lo rigira sotto l'acqua ed io pensavo "ora è il momento: indurisciti! Fai sentire quanto sei grosso. Hai una femmina, che non è tua moglie, che ti sciacqua le palle e tu scompari li sotto?"
Niente da fare. Mi rivesto e aspetto la fine della giornata restando con la paura dell'intervento e l'amaro in bocca per la "figuraccia" che ho fatto.

Il giorno dopo vengo portato in sala operatoria. Mi spoglio ancora una volta completamente nudo e mi appoggio sul trasportino per andare in sala operatoria. Sotto quei lunghi corridoi c'era mia moglie ad aspettarmi e un infermiere che la rassicurava "signora, non si preoccupi. Dopo l'operazione suo marito diventerà nuovamente un "torello". Cos'era? Un tentativo di fare lo spiritoso con mia moglie? Forse si è sparsa la voce della mia dotazione e mi stanno prendendo in giro?
Arrivo in sala operatoria. Ci sono quasi venti persone, sembrava di stare al porto, ed io nudo davanti a tutti e pensavo: "ma anche per le donne succede la stessa cosa?".
Allora mi sono ricordato di un altra assurdità di qualche giorno prima in cui ho dovuto assistere ad un infermiere che metteva le mani in mezzo alle cosce di una donna per lavarla mentre questa era, per carenza di posti, nella stanza degli uomini. Io ho girato la faccia ma gli altri si sono goduti lo spettacolo e l'infermiere, si vedeva che ci dava dentro con soddisfazione. Che schifo.
Ritorniamo alla sala operatoria. Mi trovavo nudo con venti persone che mi guardavano e mentre mi addormentavo non riuscire a non pensare alle loro facce divertite, probabilmente proprio a causa del mio pisello che con il freddo dell'ambiente e del tavolo di ferro si era rimpicciolito ancora di più.

L'operazione riesce, sono morto per qualche minuto e poi resuscitato. Non dirò niente dell'operazione perchè, tutto sommato non ho quasi provato neanche tutto quel dolore.
La sera le cose cambiavano. In terapia. intensiva (ci sono stato cinque giorni) avevo l'impressione che il medico di guardia fosse un rattuso di prima categoria e che aspettasse con ansia che mi addormentassi per palpare le poche donne che erano addormentate nei letti. Forse era solo una mia paranoia causata dai farmaci ma l'accanimento per farmi dormire era esagerato. Le notti successive i medici "allegri aumentarono" e pure loro mi davano l'impressione di aspettare che io cedessi al sonno. Mi pareva che il più giovane di loro credendomi stonato, sollevasse le lenzuola della vecchia al mio fianco e ne odorasse il culo.
L'ultima sera, oramai in preda ad allucinazioni che mi facevano vedere persone che uscivano dai muri e altre cose simili, minacciai uno di questi medici di smetterla di darmi farmaci per dormire ma questo si accanì in modo maggiore.
Lo sentivo confabulare con un suo collega "questo non si vuole addormentare" - "se si addormenta gli do una lezione: chiamo due amici miei e gli e lo faccio mettere nel culo. Così impara!" - "non è possibile. Quello ci denduncia e poi c'è il DNA!".

Quella notte cercai di scappare dall'ospedale ma la mia condizione non me lo permetteva.

Finalmente fui portato nelle stanze dell'ospedale ma le cose presero ancora una volta una piega strana. Ero debole e imbottito di farmaci che mi davano allucinazioni. Cominciai a sentire un infermiere omosessuale che descriveva il mio "cosino" alle altre infermiere facendole ridere. Loro dicevano di non crederci e si organizzavano fuori la porta della mia stanza, incuranti che io potessi sentirle, per inventare dei modi per poterlo vedere.
Quando il medico ordino di togliermi il catetere sentii una vera e propria baraonda di fuori "vado io", "no, vado io!". Entrarono in quattro per compiere l'operazione e tra di loro c'era anche la donna delle pulizie in prima linea che guardava.
Non finisce qui.
Uno dei dottori mi accompagnò a fare una radiografia in una stanza vicino e. con lui c'era una graziosa infermierina, fidanzata di lui, l'unica che ho "amato" in questa storia" che parlava con lui sottovoce: "ho sentito che ha il pisello piccolo come il tuo. Lo voglio vedere!". Scoprii poi che i due erano una coppia cuckold, lui minidotato e lei arrapatissima anche con i suoi stessi colleghi d'ospedale. Il bello era che parlavano di queste cose come se io non fossi presente.
Mi sdraiai sul lettino per prepararmi a fare l'esame e vidi lei prendere il cellulare e fare la foto al mio cazzo che, quando indosso il pantalone, sembra pure abbastanza grosso. Lui le dice "che fai" e poi si allontanano. Saprò in seguito che lei avrebbe cancellato la foto.
Avrei voluto dire loro "ragazzi, se volete, io e mia moglie siamo esibizionisti e pratichiamo anche un poco di soft. perchè non ci conosciamo" ma ero troppo stanco e il fiato non mi usciva dalla bocca.

Poi non li ho più rivisti. Peccato.
Può essere che accade questo in ospedale? Non ho denunciato per. il dubbio che alcune cose accaduse siano, ma non credo, frutto di fantasie indotte dagli analgesici.
Per la cronaca... il mio cazzettino... ancora non funziona al 100/100!
Published by ILPORCOPARDO
1 month ago
Comments
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Purtroppo questo è il mondo dei nuovi mostri,per quelli e quelle che ridevano,puoi sempre dire loro, che il cazzo grande c è l'ha l' asino,e si facessero inculare da lui. Auguri di buona guarigione !
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